Luce nelle tenebre

Salve, ho deciso di racchiudere in questo blog alcune delle riflessioni riguardanti il vivere bene nel rispetto delle persone, nella pace e nell'unione.

Spero che non vi annoierà leggere e che aprirete le vostre menti a una consapevolezza maggiore, perchè anche se esistono persone che ostacolano i nostri buoni ideali, dobbiamo continuare a manifestare i nostri pensieri e le nostre azioni positive.

Forse un giorno saremmo tutti uniti e uguali, senza discriminazioni. Forse, un giorno...


L'idea del blog mi è venuta dopo vari mesi in cui ho letto dei post del blog di Adam Kadmon, molti di voi lo conosceranno, altri no, a me come a tanti altri piacerebbe conoscerlo ma purtroppo, giustamente, per motivi di sicurezza non può svelare la sua identità. Sono rimasta così colpita dalle sue parole -soprattutto quelle di pace ma anche il fatto che ci ha dato la consapevolezza su molti argomenti- che ho deciso di parlare su un blog del tema Unione, Pace e Libertà.


Perchè ognuno di noi, nel suo piccolo, può migliorare la vita del mondo, e goccia a goccia formeremo un immenso oceano dove non ci sarà più lotta per il potere, ma solo fratellanza e condivisione.


E ricordate sempre, tutto ciò che leggerete qui, potrete leggerlo anche nel vostro cuore, se saprete ascoltarlo.


Buona lettura, e un abbraccio ai miei lettori,


Petra

Traduttore

Sorry, my english is not very nice but that of google is so bad! For some strange mistakes the images and the spaces are not in the same place of the original! Well, I hope you will enjoy my blog and good reading!

martedì 11 giugno 2013

ELIMINIAMO: OGNI TIPO DI VIOLENZA, DI RAZZISMO ED OGNI ATTO CHE FERISCA GLI ALTRI VOLONTARIAMENTE

Salve a tutti miei cari lettori, è da un po' che non vi scrivo ma per vari motivi ho avuto sempre molti impegni e pochissimo tempo per dedicarmi a scrivere.

Avrei tanti argomenti di cui parlare ma ora direi che l'importanza nella maggior parte è dell'argomento seguente: 
ELIMINIAMO OGNI TIPO DI VIOLENZA, DI RAZZISMO ED OGNI ATTO CHE FERISCA GLI ALTRI VOLONTARIAMENTE.

Oggi, più precisamente al mattino, mi trovavo sul tram assieme a una mia amica, quando circa a un terzo della tratta, salirono i controllori: io e la mia amica avevamo entrambe l'abbonamento, ma non andò ugualmente bene agli altri. Vi era una discussione tra un controllore e due signore probabilmente russe (o polacche non saprei...comunque provenienti dai paesi del nord): loro sostenevano di essere appena entrate e di aver chiesto il perché del ritardo al conducente, così da essere arrivate a timbrare il biglietto proprio mentre i controllori stavano salendo, senza riuscirci (a timbrarlo). Il controllore non gli credeva. Tuttavia io mentre stavo tranquillamente parlando con la mia amica le avevo viste, che stavano giusto per timbrare il biglietto proprio prima che arrivassero i controllori, così lo dissi, prima una poi due e alla fine tre volte al controllore che avevano ragione loro. Ma nulla. Il controllore mi ascoltò quelle tre volte in cui dissi la verità, ma vuoi a causa dei soldi che si volevano intascare o vuoi a causa del razzismo che al giorno d'oggi purtroppo pervade persino i muri, alla fine, con le loro proteste, gli fece la multa.

Ci ripenso ogni tanto in queste ore e ci rimango male, di come abbiano trattato quelle signore. 
E nella mia testa sono apparsi molti e molti titoli e scene di film dove la gente senza motivo e senza colpa viene trattata male e/o derisa, sbeffeggiata, "calpestata".
Come già abbiamo detto nel post "Non giudicare, ma impara a conoscere e non fare di tutta l'erba un fascio", il meccanismo principale delle persone è: guardo la persona, è diversa da me? SI: la discrimino. NO: l'accetto. E se fosse proprio quello il motivo per il quale quelle signore sono state trattate così...
Allora penso che le persone debbano cambiare. Perché è sempre violenza ciò che comporta il razzismo.
Ebrei, neri e stranieri non bianchi, (NOI) donne, anziani, bambini con handicap, animali e qualsiasi altra persona o essere vivente lievemente diverso... ecco chi ne è stato maggiormente vittima.
E la nostra colpa sarebbe quella di avere un'etichetta stampata sulla nostra faccia che dovrebbe attestare la nostra diversità.

Ma non esistono solo questo genere di persone, esistono anche quelle persone che provano gusto, piacere a fare del male agli altri, ma non nell'ambito erotico (che poi se son d'accordo i partner non nuocono a nessuno). 
Giusto per raccontare qualche notizia che farebbe rabbrividire qualunque persona racconterò due storie che mi son rimaste impresse (ma poi si sa purtroppo ne esistono altre 1000000 e un morto...).

La prima. 
Qualche settimana fa mia sorella, parlando degli animali e della gente che li maltratta per divertimento, mi disse che su YouTube, era hostato un video raccapricciante di una ragazza cinese che rideva perché con i tacchi a spillo che indossava si divertiva a trapassare il corpo inerme di un cane!!!! E si vedeva benissimo che il cane stava morendo sotto di lei!!! 

Ma come si può dico io, ridere e divertirsi quando qualcuno o un essere vivente sta morendo?! Ma come si può!!!  Come quei ragazzi che si divertivano a dare fuoco ai barboni!!! Ma chi si credono di essere?? Non sanno che devono rispettare la vita altrui?! No perché vorrei vedere se qualcuno li maltrattasse così come loro maltrattano gli altri!!! Senza parlare dei bulli a scuola, o anche di chi fa violenza psicologica alle persone per divertimento per metterli in difficoltà! 

Gente subdola e malvagia! Mi auguro sempre in cuor mio che capiscano i loro errori per diventare delle persone migliori, perché il vero potere per l'uomo è riuscire a scegliere la via della non-violenza (non dico nemmeno quella del bene, perché magari molti non sarebbero pronti a questo salto...ma almeno di non far male a nessuno!!!) invece di quella della violenza!!!

La seconda storia invece è ambientata in un'autostrada. C'era un camionista che appena vista un auto che sembrava stesse chiedendo aiuto o almeno ne avesse bisogno, si fermò per dare una mano ai ragazzi dell'auto. Poco dopo quelli uscirono dall'auto con delle spranghe in mano e lo picchiarono a sangue. Ora non ricordo nemmeno se lo uccisero o meno. Ma lo fecero per divertimento. (Per leggere la notizia leggi qui: http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/10/20/news/camionista-44920281/ ) Quello è il punto!!! Fai finta di aver bisogno d'aiuto e poi invece ti metti a picchiare chi con molta premura si era fermato per aiutarti...ma io dico...non saprei nemmeno più cosa dire, anzi, son notizie che lasciano senza parole in bocca!

Come puoi togliere la vita o quasi a una persona così per divertimento? La vita è importante, non si può togliere così a caso, ma nemmeno con un motivo si può. La vita è unica, ed è anche speciale perché cambia da persona a persona, a volte in male a volte in bene, ma non si può toglierla! Chi sei tu per decidere della sua vita!! Tra l'altro ancora peggio perché per divertimento!!! 

Quante cose bisognerebbe dire, quante riguardo a tutte le vittime di queste due maledizioni che non smettono mai di esser fuori moda (o almeno cosi pare). Ed è proprio a queste vittime che dedico questo post. Che possano trovare la pace sempre nelle loro anime, in qualunque posto vivano/non vivano.

Siamo tutte stanche, noi donne in primis, di vedere quasi ogni giorno una donna uccisa, per vari e ampi motivi. Ah si, quello ha l'amante e allora uccide la moglie. Ah si, quella mi piaceva ma non ha acconsentito a rapporti sessuali, ok uccidiamola. Ah si quella mi voleva mollare uccidiamola. Ah si....ecc ecc ecc. E il bello è che nemmeno lo ammettono, no devono passare anni e anni di faticose e INEFFICIENTI indagini prima di capire chi è stato, e guarda a caso è sempre un familiare...come se il loro rapporto gli permettesse di uccidere le donne al quale dovrebbero esser più legati. 

Per non parlare poi degli ebrei...sterminati e cacciati varie volte nella storia per il solo fatto di essere ebrei e di aver, a quanto pare, condannato Gesù...certo due o tre persone ebree ne hanno condannato milioni o miliardi...ok...

E le "streghe del medioevo"? Uccise perché diverse: compivano gesti e atti strani e perciò demoniaci agli occhi delle persone dei loro tempo, mentre magari amavano solamente la natura oppure erano delle erboriste. E così boom venivano torturate e uccise. Stessa fine poi fecero alcuni scienziati per le loro idee considerate eretiche (come se la scienza centrasse qualcosa con la religione, come diceva Galileo). E i poveri mici, uccisi perché aiutanti (...) delle fantomatiche streghe.

E uno dei problemi più sentiti dei giorni d'oggi tra i giovani: il bullismo. Oh si, quello è diverso...ama studiare, è lievemente solitario oppure gioca a troppi videogame, oppure semplicemente ha dei problemi. Bene, allegria, pestiamolo!

Ancora una volta non ho parole per definire queste persone...ma son sicura che i miei pensieri anche se non espressi sotto forma di parole si stanno materializzando nei vostri cuori.

Certe persone non comprendono...
Un qualsiasi omicidio, o semplice violenza è reato! 
Perché si fa del male a qualcuno, e non ci si deve permettere di farlo, se non per autodifesa!!! 
Ripeto che la vita è speciale e unica e nessuno ha il diritto di toglierla o rovinarla, per nessun motivo!!!

Forse mancano all'appello quelle persone che fanno del male non solo a loro stessi ma anche agli altri: voglio dire, se uno è contento di farsi del male da solo, può perché è lui il padrone della sua vita e solo lui può scegliere come viverla, ma se farsi del male (senza quell'intento poi) significa farlo anche agli altri no!!!
Parlo di quelle persone che bevono o fanno uso di droghe e poi per esempio si mettono a guidare, e alcune volte uccidono della gente.
Delle persone con dei sogni, delle persone con delle aspirazioni. 
Delle persone che ambivano ad un bel futuro. 
Molto spesso purtroppo anche dei ragazzini piccoli, che pensano già al loro futuro lavoro oppure chissà a che famiglia avranno oppure alla ragazza che avranno...
E così vengono stroncate le loro vite. 
Per un bicchierino o due in più di alcol, che forse per alcuni è sinonimo di felicità come magari per l'assunzione di droghe...

Il punto è sempre lo stesso, per ogni situazione, c'è qualcosa che vale più di una vita? Esiste...no, penso proprio di no.
Al massimo si potrebbe rispondere tante vite, come un po' in quelle storie che tutti conosciamo dell'eroe che si sacrifica per gli altri, ma sappiamo che ciò accade raramente.

Quindi nessuno è legittimato a far del male fisico o psicologico a nessuno, perché la vita di una persona è come la nostra, è sempre unica e speciale ma soprattutto intoccabile.

con queste riflessioni miei lettori vi lascio, si sarebbero potute dire molte più cose riguardo a ciò, ma son certa che il necessario lo avrete intuito, capito e reso vostro. 
Un abbraccio,
Petra.




venerdì 27 luglio 2012

AMORE NON SOLDI-PARTE 2: perché l'amore e i rapporti con le persone cambiano la nostra vita

Salve a tutti i miei lettori, oggi affronteremo la seconda parte dell'argomento AMORE, NON SOLDI.
Parlerò del perché e quanto è importante l'amore nella nostra vita. Quindi analizzeremo l'importanza dell'amore singolarmente senza confronti con oggetti, e, nei prossimi post, lo analizzeremo a confronto con i soldi, la fama, il potere e ogni altro oggetto di cui potremmo benissimo fare a meno.

AMORE NON SOLDI-PARTE 2: perché l'amore e i rapporti con le persone cambiano la nostra vita


Cosa cambia l'amore nella vita delle persone?

Beh vi sono molte malattie psichiche-tra cui quelle alimentari, oppure anche solo depressione, e molte altre-, o dipendenze varie che hanno come causa la mancanza di affetto, a volte dei genitori oppure anche solo di un partner! Molte volte pare che questi disturbi siano dati da oggetti fisici, ma c'è sempre una causa più profonda, di natura "sentimentale" sotto.

Prendete anche solo il fatto dello shopping compulsivo -molto banale all'apparenza, forse-, non vi è mai capitato di comprare un sacco di cose e di pensare "ma a me queste cose in fin dei conti non servono veramente!" e di pensare "io ho bisogno di altro nella mia vita....di affetto" e di colpo capire che gli oggetti -tranne le cose essenziali come cibo e acqua- in realtà non vi daranno mai la vera felicità?

Oppure il fatto che dicano sempre che l'infanzia incide moltissimo sul comportamento che abbiamo da adulti, ma anche da adolescenti. E nell'infanzia non maneggiavamo soldi, e di sicuro -tranne che per l'intelligenza- i giocattoli non possono cambiare il comportamento, nell'infanzia conta l'ambiente in cui ti ritrovi, e questo significa: le persone con cui vivevi. La situazione familiare in pratica, e anche le altre poche persone a cui davamo importanza da piccoli.

Ma non si tratta di frasi fatte qua.

Perché, pensiamo ad un'ulteriore "situazione": almeno la metà di gente depressa, è depressa perché è morta una persona, oppure si è separata da qualcuno, e questi sono classici, oppure si trova male nell'ambiente in cui lavora, ha dei problemi familiari...insomma molto spesso si è depressi perché si sono modificate o interrotte le relazioni e i rapporti tra le persone.


L'amore e i rapporti tra le persone: come sono correlati?

Io per amore intendo molte cose, affetto, rispetto, gentilezza, altruismo, comprensione per esempio -non intendo l'amore carnale-, e sicuramente nelle rapporti con le persone possiamo adottare molti aspetti dell'amore, e purtroppo anche quelli contrari all'amore, più vicini al disprezzo, al razzismo, alla violenza, e cosi via.

Così possiamo decidere se cercare di costruire un buon rapporto con qualcuno o uno pessimo, di amare o disprezzare qualcuno.
Entrambe forse non sono strade cosi semplici, la prima in quanto è difficile per ognuno di noi -per chi meno per chi di più- essere sempre gentili, rispettosi, altruisti, pacifici nei momenti difficili di una relazione, in un litigio, per un problema, si fa fatica quindi proprio nel cercare sempre di avere eccellenti propositi nei confronti di altri; nella seconda invece è difficile sopportare sempre il "clima negativo" tra due persone, dover sempre essere contro quella persona e contro chi la ama, dover avere sempre ragione su di essa, e dover sempre reagire in modo negativo, senza concedersi degli sguardi positivi...non che siano dei "doveri" dover essere in un modo, ma se disprezzi una persona, anche se lei dovesse dire qualcosa di giusto, cercheresti comunque di far finta che sia negativo, proprio per aver scelto "la via" del disprezzo.

A volte risulta difficile cercare di comprendere tutti, e penso che forse, piuttosto che disprezzare sarebbe meglio essere in una situazione di "rispettosa neutralità" in modo da non essere costretti ne ad amare ne ad odiare, senza atteggiamenti negativi.

Ma c'è ancora qualcosa da ricordare: le persone influenzano le persone.
E non è sempre detto che anche in una situazione di amicizia, e amore, le influenze siano positive, così come non è detto che dal disprezzo non si impari nulla.

Le persone vengono influenzate nelle scelte, nelle abitudini, nella vita quotidiana dalle altre persone in base al rapporto tra queste. Qui entra in gioco il concetto di amore. Due persone si influenzeranno maggiormente se sanno di potersi fidare l'una dell'altra, se si vogliono bene, se si rispettano. L'amore stesso influenza le persone prima ancora che esse si influenzino tra loro.

Quindi i rapporti con le altre persone, e quindi amore e disprezzo sono estremamente rilevanti nella nostra vita.


Come migliorerebbe la vita, se imparassimo ad amare senza disprezzare?


  • Con persone che conosciamo abbastanza bene->Con chi conosciamo abbastanza bene potremmo adottare ogni aggettivo legato all'amare:  affetto, rispetto, gentilezza, altruismo, comprensione. Anche se già adottiamo questi comportamenti, allora la differenza per non disprezzare mai, soprattutto nei momenti difficili, la persona a cui siamo legati maggiormente, dovremmo cercare di capire attentamente il problema, e dopo discuterne con calma, decidendo insieme quale scelta prendere. Senza arrabbiarsi, cerchiamo di concentrarci al fine di trovare la soluzione al problema, al posto di urlare senza poi risolvere nulla. E se il problema è un difetto allora cerchiamo con pazienza di aiutare l'altra persona a ridurlo, senza criticarlo, e per il resto, amiamola com'è. Così vivremo quasi sempre delle belle giornate assieme alle nostre amicizie o partner preferiti. Purtroppo non sono grandi consigli ma dove già c'è amore, c'è vita e gioia e non bisognerebbe perdersi neanche uno di questi attimi, non solo perché bisogna viversi la vita, ma perché la felicità deriva soprattutto dall'amore, appunto. State quindi spesso accanto a queste persone, ma soprattutto fategli sentire che gli volete sempre bene, ci sarete sempre per loro ad aiutarli nei momenti difficili e li comprenderete sempre: perché se amiamo senza dimostrarlo, non amiamo veramente. 
  • Con chi non conosciamo o conosciamo poco->Con le persone che conosciamo poco o che non conosciamo, l'importante è essere altruisti, gentili, essere rispettosi nei loro confronti e cercare di comprenderli, e come detto in altri post, cercare di non giudicarli per come li vediamo, poiché l'amore non è giudicare a vista, se ami le persone aspetti di conoscerle per la loro storia, per il comportamento e per molte altre questioni, e se le vedrai una volta e basta, sii gentile anche solo in quell'istante. Dopotutto non è un grande sforzo ad esempio, cedere il proprio posto sul tram per far sedere un'anziana, oppure dare delle informazioni, o semplicemente rispondere con un sorriso a quello che ti dicono, e invece di pensare in negativo, notare un aspetto positivo di quella persona -se almeno un po' si conosce- e farle un complimento, per metterla più a suo agio. Prestare un oggetto, insegnare un lavoro a qualcuno. Azioni semplici che però rendono felici voi e le altre persone, dando una grande sensazione di pace e tranquillità a entrambi, facendovi pensare che a volte solo un sorriso e un po' di gentilezza ti possono cambiare in positivo la giornata, che anche una persona che non si conosce molto possa renderti felice! Anche se era una giornata delle peggiori, sareste riusciti a renderla almeno per qualche secondo molto piacevole. Volere la felicità degli altri e ottenerla attraverso piccoli o grandi gesti positivi, è questo il vero e più profondo amore. Impegnarsi per portare un po' di luce nella vita tenebrosa di ogni persona che possiamo aiutare.


MA SE OGNI ABITANTE DELLA TERRA AMASSE E VOLESSE LA FELICITà DEGLI ALTRI NON CI SAREBBE MOLTA TRISTEZZA AL MONDO, SAREMMO MOLTO UNITI E NON CI SAREBBERO PIù GUERRE, SAREMMO TUTTI UGUALI. NON BISOGNA PENSARE SOLO ALLA PROPRIA FELICITà, BISOGNA PENSARE A QUELLA DI TUTTI. PERCHé SE TU SAPRAI RENDERE POSITIVI 5 MINUTI, LE PERSONE LO NOTEREBBERO, E CON LA LORO FELICITà RENDEREBBERO FELICE ANCHE TE, CHE SARESTI CONTENTO DI AMARE.



Conclusione del post: in sintesi, perché amare
Riporto qui di seguito le frasi più significative tra quelle scritte.

Per amore intendo affetto, rispetto, gentilezza, altruismo, comprensione.

Due persone si influenzeranno maggiormente se sanno di potersi fidare l'una dell'altra, se si vogliono bene, se si rispettano. L'amore stesso influenza le persone prima ancora che esse si influenzino tra loro.

Dove già c'è amore, c'è vita e gioia: la felicità deriva soprattutto dall'amore.

Se amiamo senza dimostrarlo, non amiamo veramente.

L'importante è essere altruisti, gentili, essere rispettosi.

Se vedrai quelle persone una volta e basta, sii gentile anche solo in quell'istante.

Volere la felicità degli altri e ottenerla attraverso piccoli o grandi gesti positivi, è questo il vero e più profondo amore. Impegnarsi per portare un po' di luce nella vita tenebrosa di ogni persona che possiamo aiutare.

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Un sorriso a tutti i miei lettori,
Petra

sabato 21 luglio 2012

AMORE NON SOLDI-PARTE 1: meglio poveri e con buoni valori che ricchi con pessime reputazioni

Ciao, oggi vi parlerò di una riflessione avuta pochi giorni fa.
Dividiamo il tutto in due argomentazioni.

AMORE NON SOLDI-PARTE 1: meglio poveri e con buoni valori che ricchi con pessime reputazioni

Essere ricchi sarebbe cosi bello anche se rovinassimo la vita ad altri?

Iniziamo con una domanda: vi piacerebbe essere ricchi? e...anche se doveste ottenere i soldi in modi scorretti, violenti, ecc?
A chi non piacerebbe avere soldi a palate, con cui comprare tante case, automobili bellissime, potersi comprare di tutto insomma...ma pensateci meglio, fate uno sforzo in più, non immaginate solo soldi, immaginate come ve li procurereste.

Sicuramente molti di voi, che hanno già un lavoro stabile, penseranno "vincendo al lotto", oppure, nel caso di negozianti "se riuscissi a vendere molti oggetti" e questi più o meno sono i modi più onesti, e di cui uno non si dovrebbe mai vergognare. Anzi, sono da stimare le persone che guadagnano onestamente anche poche centinaia di euro al mese!!!! Perché con i loro sforzi riescono a mantenere la famiglia rimanendo brave persone.

Ma se foste abbastanza giovani da intraprendere la carriera politica, diventando così ricchi politici che però preferiscono i loro interessi a quelli dello stato, oppure un negoziante che vende cibi scadenti, magari scaduti, spacciandoli per non scaduti, oppure un "pappone" che si fa i soldi costringendo delle povere ragazze a vendersi al primo che passa, per cui rischiano ad ogni modo, o ancora un imprenditore che sfrutta il lavoro dei bambini per trarne guadagno maltrattandoli, oppure se foste ladri, serial killer che uccidono per avere i soldi delle vittime, ecc ecc...
Siete veramente convinti che vorreste essere persone così meschine, subdole, disoneste, violente, ecc...?

Certo forse non avreste dei milioni in banca, ma avreste sempre i vostri buoni valori, il vostro buon senso, il vostro buon cuore, avreste pochi nemici e molti più amici, riuscireste quasi solo a regalare momenti di felicità alle persone, le farete sorridere, sorriderete voi stessi più spesso, e sarete felici di non aver barattato una buona persona con tanti veri e giusti valori -cioè voi- per un mucchio di freddi e inanimati soldi.

Io personalmente non sopporto le ingiustizie, i maltrattamenti e le violenze fisiche o psichiche su nessun tipo ne di persona, ne di essere vivente, come animali e piante, e non baratterei mai e poi mai il mio buon carattere per un mucchietto di soldi, che per quanto utili possano essere, non fanno veramente la felicità.

Si possono veramente barattare dei valori per un oggetto?


Non è solo colpa del popolo se pensa di essere più felice con i soldi, perché noi tutti vediamo che chi ci sottomette è perché è potente, e chi è potente lo è per via dei soldi.

Ma è sbagliato pensare che i soldi facciano la felicità, perché se noi fossimo come loro, potremmo montarci la testa e pensare che potremmo sottomettere chiunque ai nostri voleri, e quindi diventeremmo proprio uguali a chi critichiamo! Diventeremmo noi i carnefici!

Trovo piuttosto ingiusto che ad esempio molti padri di famiglia qua in Italia debbano suicidarsi perché non possono più permettersi di sfamare i loro amati figli e figlie, mentre alcuni politici -ok, parlo solo di loro, ma solo perché "ultimamente" fanno troppo "scalpore" su ciò, e in negativo, ed è la questione che tocca dal vivo delle nazioni intere, non solo la nostra!- con i soldi che servirebbero a sfamare il Popolo Italiano -con le maiuscole perché NOI siamo l'Italia e NON LORO- si comprano yacht, un sacco di case, si pagano delle prostitute, ed in più non spendono un soldo per le restanti cose?!

Allora, parlando di politici, ma vale anche per gli altri modi disonesti di fare soldi, vale la pena di ridurre alla fame un sacco di famiglie solo per avere 2 yacht, un miliardo di case chissà dove, e per farsi il botulino e quelle cavolate varie? Ridurre le persone alla fame per cose così insignificanti come degli oggetti? Perché sappiamo tutti che l'importante dei soldi sono il cibo, qualche vestito giusto per non girare indecenti-che possiamo comprare anche al mercato-, e pagare le bollette -non dovrebbero esistere...-!

Se fossimo tutti allo stesso livello, e senza usare la violenza per arrivarci, ci sarebbe più pace, amore e libertà per tutti, perché nessuno si dovrebbe sentire obbligato a sottomettere qualcuno, o almeno si spera, perché senza qualcuno che ti sottomette, e se fossimo tutti uguali, nessuno si lamenterebbe e saremmo anche un popolo più forte e unito. E quando avremo dei figli, saranno educati alla fratellanza, non essendo sottomessi da nessuna persona o potere politico! 

Quindi non mollate! Continuate ad essere persone oneste, buone, gentili e rispettose quali siete, e ne sarete ripagati, non con denaro, ma con felicità. Perché fare del bene è sempre una soddisfazione per noi, e quasi un dovere, e di conseguenza anche un piacere per chi lo riceve, mentre dall'egoismo, dall'avidità e dalla violenza può solo nascere del male. E i soldi sono il male! Forse non ci saranno più proprio se e quando evolveremo spiritualmente!

giovedì 19 luglio 2012

MAESTRI SPIRITUALI-Omraam Mikhaël Aïvanhov


Omraam Mikhaël Aïvanhov



Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) filosofo e pedagogo è nato in Bulgaria. Nel 1937 si recò in Francia dove nel corso degli anni trasmise l'essenziale del suo Insegnamento. Nel leggere le sue opere, la caratteristica che colpisce maggiormente è la molteplicità dei punti di vista dai quali presenta il tema dominante: l'uomo e il suo perfezionamento. Radicato nel solco della più autentica ed elevata Tradizione, l'autore propone con un linguaggio chiaro e preciso nuovi metodi per affrontare i problemi dell'esistenza. Qualunque sia il soggetto trattato, viene svolto in funzione dell'uso che l'uomo può farne per una migliore comprensione di sé e per una migliore condotta della sua vita. Anche i riferimenti alla scienza dei simboli, all'astrologia, alla cabala, all'alchimia, non sono mai l'oggetto di speculazioni astratte ma servono ad illuminare i fenomeni della vita interiore. L'insegnamento di O.M.Aïvanhov è orale ed è costituito da migliaia di conferenze tenute dal 1937 al 1985 stenografate o registrate su audio o video cassette. In Francia sono stati pubblicati più di 77 volumi tradotti, in parte, in 32 lingue.

ALCUNI PENSIERI

Il silenzio
Il silenzio è l'espressione della pace, dell'armonia, della perfezione e apporta
le migliori condizioni per l'attività psichica e spirituale.
Chi ama il silenzio e lo comprende, riesce a poco a poco a realizzarlo
in tutto quello che fa; quando sposta gli oggetti, quando parla,
quando cammina, quando lavora, invece di fare chiasso diventa più attento,
più delicato, più morbido.
Tutte le sue azioni, i suoi gesti, i suoi atteggiamenti sono impregnati
di qualcosa che sembra venire da un altro mondo,
da un mondo che è poesia, musica, danza, ispirazione.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov) 


Il sole perfetto
Quando il sole è velato dalle nuvole, non è scomparso
ma continua a spandere la sua luce e il suo calore.
Se le nuvole si dissipassero o se noi potessimo elevarci
abbastanza in alto nell'atmosfera, constateremmo che il sole
è sempre al suo posto.
Ebbene, in noi spesso si produce un fenomeno identico.
Come il sole, Dio è sempre al suo posto, presente,
immutabile e ci invia la Sua luce (la sua saggezza)
e il Suo calore (il suo amore).
Se però con pensieri e desideri disarmonici,
egoistici e malevoli, permetteremo che in noi si formino delle nuvole,
saremo privati di quella luce e di quel calore.
Allora, invece di lamentarsi che Dio non esiste e che li ha abbandonati,
gli esseri umani devono comprendere che sono gli unici responsabili
di quella situazione e devono cercare di fare tutto per porvi rimedio.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

La sorgente dell'Amore
Anche se otterrete solo indifferenza o ingratitudine, non cessate mai di amare e di fare del bene. Poiché l'amore in voi è una sorgente, se decidete di impedirle di sgorgare sarete innanzi tutto voi a inaridirvi.
Certamente a quel punto nessuno potrà abusare di voi, deludervi, ma l'acqua della vostra sorgente spirituale non sgorgherà più e perderete la vita.
Sì, poiché quando lasciate prosciugare la vostra sorgente, il mondo divino si chiude e diventate poveri e vuoti.
Talvolta è utile, da un punto di vista educativo, chiudersi verso qualcuno per dargli la lezione di cui ha bisogno, ma è molto nocivo chiudersi verso gli esseri umani in generale.
Che le persone lo meritino o no, lasciate almeno fluire in voi la sorgente dell'amore.
Direte: «Sì, ma non meritano che li ami, non è giusto!»
Non preoccupatevi tanto di ciò che è giusto o ingiusto:
praticate quell'ingiustizia che è l'amore, altrimenti diventerete un deserto!



Il non Amore
Per la maggioranza degli esseri umani, amare significa chiedere, esigere, reclamare. Eh sì, traduzione letterale! Si comportano in questo modo di fronte al Signore, e lo fanno anche di fronte alle persone che pretendono di amare: le perseguitano con le loro esigenze e, qualunque cosa ricevano , sono sempre insoddisfatti. Allora, ancora una volta, ecco un criterio: volete sapere se voi amate veramente gli esseri? È semplice: provate per loro riconoscenza? Se non avete nulla da reclamare, se siete spinti a ringraziarli con le parole - o anche solo con il pensiero - perché sono con voi, perché esistono, allora potete essere sicuri che li amate. Altrimenti, chiamate i vostri sentimenti con i nomi che volete, ma in ogni caso non è l'amore.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

La strada
Avete la sensazione profonda di aver trovato la strada giusta?
Allora, seguitela senza chiedere l'opinione di nessuno.
Se volete assolutamente porre delle domande, ponetele alla vostra anima,
al vostro spirito, al vostro Dio interiore.
Obietterete che non avete mai ricevuto la minima risposta da loro: ebbene, vi sbagliate.
Ogni volta che interrogate il principio divino che è in voi, ricevete una risposta.
Se non la sentite, significa che i muri della vostra coscienza sono troppo spessi.
Diminuite lo spessore di quei muri, e constaterete che ogni volta vi viene data una risposta.
Quando avete bisogno di essere guidati, rivolgete la vostra domanda al Cielo:
fatelo sinceramente, intensamente. Una volta espressa la domanda, non pensateci più:
la risposta verrà, entro un lasso di tempo più o meno lungo, tramite un animale,
un oggetto, una frase letta o ascoltata, l'incontro con una persona, un sogno.
Naturalmente, per riconoscerla bisogna saper essere attenti.
Se ci riuscirete, sarete stupiti nel vedere il modo
in cui il mondo invisibile vi dà le sue risposte.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov - Ed. Prosveta)


L'energia del cambiamento
Ci sarebbero molte cose da correggere nella società, è vero, ma le trasformazioni non devono avvenire con la violenza. D'altra parte, i veri cambiamenti non si realizzano mai con la violenza. La violenza genera sempre mali peggiori di quelli che pretende di combattere. Allora, come trasformare la società? Col nostro modo di vivere: cambiando innanzitutto noi stessi, possiamo smuovere il mondo intero. È quanto ci annuncia l'Insegnamento della Fratellanza Bianca Universale; esso ci fornisce tutte le regole, tutti i metodi, affinché, lavorando su noi stessi, diveniamo un giorno la prova che è possibile creare una società migliore. L'umanità può diventare una fratellanza, una famiglia, ma a tale scopo bisogna che qualcuno cominci a dare l'esempio e che riesca ad imporsi. Sì, ad imporsi, ma senza violenza: imporsi unicamente con la nobiltà, la grandezza, la luce, la bellezza. Chi non è capace di imporsi in questo modo non deve pretendere di trasformare la società.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

La vita come un fine
Gli uomini si esauriscono per cercare il potere, il successo, il prestigio, i soldi, e fanno della vita un mezzo per ottenere tutto quello che desiderano. Dovrebbero invece considerarla come un fine, e impiegare tutte le loro facoltà per rinforzarla, rischiararla e purificarla. Quando l'uomo mantiene la vita in sé, il suo intelletto comprende, il suo cuore ama e si rallegra, la sua volontà crea e si rafforza; nel caso contrario, il suo intelletto si oscura, il suo cuore si raffredda e la sua volontà vacilla. Senza la vita, nessuna scienza è possibile, nessuna arte, nessuna filosofia. La scienza della vita è la chiave di tutte le realizzazioni. Aumentando la vita in voi, pulite la sorgente affinché l'acqua scorra più liberamente, e allora potrete riempire dei serbatoi e inviare questa vita fino all'intelletto che s'illuminerà, al cuore che si aprirà alle dimensioni dell'universo, e alla volontà che diventerà creatrice, infaticabile.


fonte: http://www.solonewage.it/Libri-maestri-spirituali/omraam-mikhael-aivanhov.htm

giovedì 12 luglio 2012

RELIGIONI E NON - a ognuno la sua spiritualità

Religioni e non
-
A ognuno la sua spiritualità.

Salve, oggi ho accompagnato una persona della mia famiglia a messa, e premetto che non sono cristiana.
Mi è venuto quindi da riflettere su una cosa.

Ci sono molte religioni e molti credenti, e il punto è come sia ingiusto che in molte di esse, sia quasi visto come falso o non valido il fatto di pregare da soli, in chiesa, a casa o in ogni luogo.
In buona parte la penso anche come Lutero, ognuno può essere il vescovo di se stesso, il prete di se stesso.
Molta gente crede che pregare insieme in un luogo di culto sia una preghiera più efficace di pregare da soli, vuoi per il sacerdote che celebra la messa o il rito che sia, vuoi che magari più voci nello stesso posto attirano maggiormente gli dei -il dio, lo spirito...-; per altre persone, invece, come me, la spiritualità va cercata singolarmente, nella propria casa, meditando profondamente, oppure -appunto- come gente protestante che prega senza bisogno del prete.

Io penso che ognuno abbia bisogno di un suo spazio per coltivare lo spirito, che sia una chiesa, la propria casa, uno si deve sentire libero di pregare o meditare -e altro inerente- anche quando vuole, perché se anche esistesse un dio o degli dei, solo per il concetto in se non avrebbe senso "trovarli" o doverli pregare o doversi mettere in contatto con loro in momenti e luoghi precisi.
Io credo che non esista Dio, appunto, ma credo che se esistesse il concetto sarebbe: ciò che da sempre è e ciò che sempre sarà, che permea tutto l'universo, persino l'invisibile.
Perché in fondo è uguale al concetto che tentano di inculcarci in testa già da bambini, quando ancora non sappiamo scegliere se credere o no.
E se veramente è cosi, allora perché uno non è libero di pregare e ricercare la sua spiritualità dove vuole?

Forse per la meditazione è diverso: di solito per imparare è bene frequentare dei corsi, o trovare un bravo maestro, o seguire il buddhismo e via dicendo, ma son guide, non penso che qualcuno ti crederebbe un eretico se non te lo fai insegnare.
Anche io ad esempio non sono andata da nessun maestro, ma nessuno la pensa male per questo.
Ciò che voglio dire è che non sei obbligato, cioè solo se tu vuoi migliorarti.

Invece in alcune altre religioni e per fortuna non tutte, tu sei obbligato a ritrovarti nel luogo di culto a pregare, sennò sei un eretico e vieni scomunicato...ma dove siamo, ai tempi del medioevo?!
Mi ricorderò sempre proprio poco prima della cresima iniziai ad essere atea, e, per le persone come me che non andavano a messa, dicevano ci fossero punizioni terribili -piccole ma erano sufficientemente pesanti- del tipo dovrai fare questo, non potrai fare la cresima e via dicendo. OBBLIGO OBBLIGO.

Certe religioni ti inculcano in testa fin da piccolo delle cose, ma badate bene, non sono per voi, ma per il loro buon nome, per LORO. Per far vedere che siete brave persone, non essere additati come eretici e per far vedere che la loro religione è importante, e in alcuni casi, per sottomettervi -la chiesa lo fa quasi sempre...-.

Non voglio di certo dire che le religioni siano tutte cosi: io considero bene i frati, oppure i luterani e i buddhisti (per quanto poco possa conoscerli), e tanti altri. Ti lasciano liberi di fare la scelta che ognuno vuole.
La religione e la spiritualità non sono cose sbagliate, assolutamente no, ma come fa ognuno a trovare la sua strada se quasi ti ci costringono? Pensateci.
Possono proportela, ed è un conto, ma ti fanno sempre un sacco di pressioni.

Quando l'umanità evolverà spiritualmente, la gente sarà libera di pregare e di cercare la propria strada da sola. 

Ecco perché ci sono molti credenti che non credono! Perché vengono spinti a farlo senza che ne abbiano la vocazione! Perché quasi tutti i santi lo diventano perché diventano religiosi dopo, e con le esperienze che passano e non con una cosa comune? 
Perché ogni religione e trovare la propria spiritualità è una strada diversa per ognuno di noi, che poi può essere simile e convergere.

Ormai la preghiera è diventata una moda, dai tempi del medioevo, e ci sono solo pochi veri credenti.

Ribadisco, la spiritualità è una cosa personale, nessuno ci può obbligare a credere in ciò che vuole perché non sarebbe più coerente col concetto di spiritualità, cosi come non lo è più per quello di Dio. 

Inoltre ci sono troppi riti, sempre uguali sempre ai soliti orari sempre nei soliti posti, ma ribadisco ancora, e per l'ultima volta, quella di essere Dio, Buddha, Gesù, la Madonna non è un lavoro!!!!!!! E quindi son sempre disponibili e dovunque. Sempre che uno creda alla loro esistenza.

Un saluto,
vostra Hawke




domenica 8 luglio 2012

Non giudicare, ma impara a conoscere e non fare di tutta l'erba un fascio

Non giudicare, ma impara a conoscere 

A volte vediamo delle persone per casa, per strada, a scuola, a lavoro, in un qualche posto, che attirano la nostra attenzione, per lo strano abbigliamento, per come si comportano, per come sono.
A volte queste persone vorrebbero essere nostre amiche, e noi le teniamo lontano perché le giudichiamo per come appaiono.

Non è corretto giudicare senza conoscere, perché le persone hanno una storia alle loro spalle, per quanto bella o brutta che possa essere, e molte volte l'apparenza inganna, molte di quelle persone non riescono ad esprimere la loro vera natura forse perché timidi, introversi, forse perché hanno paura di non essere accettati se si mostrano per come sono -perché ci sono dei modelli precisi della nostra società e la massa tende a seguirli, e a non pensare con il proprio cervello-, perché vogliono far vedere che sono felici o cose simili, oppure non è detto che uno magari solo perché ha i rasta o veste gotico sia una cattiva persona, molte di quelle persone hanno deciso di essere diverse e di sostenere buone cause -alcuni sono vegetariani, ecologisti, apolitici, ma soprattutto gentili e disponibili verso gli altri anche se forse non lo sembrano, e anche le altre persone non solo quelli che vengono reputati i "diversi" seguono buone idee-.

Non dico certo che uno deve pensare che ci sia solo brava e buona gente a questo mondo, e fidarsi al massimo di quella persona, perché possiamo anche incontrare gente pronta a maltrattarci sia in modo fisico che psichico -anche se in questo caso potremmo avvicinarci a loro per aiutarli a vivere in pace-.

Dico solo, prima di decidere in che modo trattare una persona impara a conoscerla, conoscere la sua vita, le sue abitudini, i suoi ideali, i suoi difetti, i sui privilegi, come vive.

Anche io, fino a un anno fa criticavo le persone per come le vedevo, ma poi le circostanze mi hanno fatto capire che non bisogna fidarsi delle apparenze.

Perché ad esempio dobbiamo discriminare quelli di colore solo perché sono neri? Oppure perché dobbiamo vedere i tedeschi come dei nazisti?
Purtroppo tutti tendiamo a fare di tutta l'erba un fascio, come si suol dire, ma vedo molte persone nere, ad esempio, che lavorano onestamente e che non fanno del male a nessuno, e molti dei tedeschi si vergognano di aver avuto Hitler al potere, e altro che nazisti! Son brava gente.

L'altro giorno una mia amica mi disse, furiosa "se ne devono tornare nel loro paese tutti quei marocchini, perché stanno qui? Devono andarsene!!!", e io "ti hanno importunata?", e lei "no". Ma allora perché tutti li odiano? Non sono tutti ladri o assassini o come Bin Laden, voglio dire! Ecco cosa ci da fastidio, il fatto che siano diversi da noi. E mi era dispiaciuto parecchio quando lei disse quello, primo perché ha fatto di tutta l'erba un fascio, e non tutti sono così, secondo perché era razzismo. Forse se le avessero fatto qualcosa avrei potuto capirla, anche se non l'avrei pensata come lei, ma se il problema di certi popoli è che hanno un atteggiamento diverso dal nostro verso le cose, e questo alcune volte li fa fare azioni sbagliate, perché il governo e chi di competenza non si impegna a metterli sulla buona strada?
Perché il punto è sempre lo stesso, una persona può fare qualsiasi cosa, basta che non danneggi nessuno.

La morale è la seguente: non fare di tutta l'erba un fascio.

Immagine tratta dal film Avatar, un film che insegna
a rispettare anche "persone" diverse da noi
C'è un'altro esempio che vi vorrei fare, anche se riprende l'argomento non giudicare ma impara a conoscere.
Conosco una ragazza, da 3 anni, una mia amica insomma, non la conoscevo molto, ma per quanto poco potevo conoscerla era una brava ragazza, allegra, solare, semplice che tra l'altro aveva delle cotte per alcuni ragazzi, ma non si concedeva a nessuno. Poi al terzo anno me la ritrovai in classe, e beh era molto cambiata, tutta l'opposto di prima, ok, sempre allegra, solare, era dimagrita di 20 kg e aveva l'abitudine di andare con molti ragazzi. Probabilmente se non l'avessi conosciuta meglio l'avrei giudicata molto male, ma poi essendo abbastanza amiche, lei a volte diceva "eh guarda questa foto di me e mio padre, non è molto bella?", perché le era morto il padre da poco, e tutte le volte che parlavamo in classe di gente morta e di padri, lei piangeva. Ora, tutti possono cambiare, ma secondo me, conoscendola, è stata la morte di suo padre a farla cambiare.
Io e lei non saremo migliori amiche, ma siamo comunque in buoni rapporti, questo per dire che se prima di giudicare cerchiamo di conoscere una persona, se quella persona ha una buona personalità, ne raccoglieremo i frutti, un'amicizia è sempre qualcosa di prezioso.

A volte, poi, conosciamo da tanto, appunto, delle persone a cui vogliamo bene, e se anche sono diverse da come le abbiamo conosciute, dobbiamo trovarne il motivo, e se è causa di malessere interiore, dobbiamo cercare di aiutare quelle persone. Nei post più avanti parlerò anche di questo. =)

Spero che abbiate aperto ulteriormente la vostra mente e il vostro cuore con queste parole, e che abbiate capito il senso del mio discorso. ;)

Un saluto,
Petra