Religioni e non
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A ognuno la sua spiritualità.
Salve, oggi ho accompagnato una persona della mia famiglia a messa, e premetto che non sono cristiana.
Mi è venuto quindi da riflettere su una cosa.
Ci sono molte religioni e molti credenti, e il punto è come sia ingiusto che in molte di esse, sia quasi visto come falso o non valido il fatto di pregare da soli, in chiesa, a casa o in ogni luogo.
In buona parte la penso anche come Lutero, ognuno può essere il vescovo di se stesso, il prete di se stesso.
Molta gente crede che pregare insieme in un luogo di culto sia una preghiera più efficace di pregare da soli, vuoi per il sacerdote che celebra la messa o il rito che sia, vuoi che magari più voci nello stesso posto attirano maggiormente gli dei -il dio, lo spirito...-; per altre persone, invece, come me, la spiritualità va cercata singolarmente, nella propria casa, meditando profondamente, oppure -appunto- come gente protestante che prega senza bisogno del prete.
Io penso che ognuno abbia bisogno di un suo spazio per coltivare lo spirito, che sia una chiesa, la propria casa, uno si deve sentire libero di pregare o meditare -e altro inerente- anche quando vuole, perché se anche esistesse un dio o degli dei, solo per il concetto in se non avrebbe senso "trovarli" o doverli pregare o doversi mettere in contatto con loro in momenti e luoghi precisi.
Io credo che non esista Dio, appunto, ma credo che se esistesse il concetto sarebbe: ciò che da sempre è e ciò che sempre sarà, che permea tutto l'universo, persino l'invisibile.
Perché in fondo è uguale al concetto che tentano di inculcarci in testa già da bambini, quando ancora non sappiamo scegliere se credere o no.
E se veramente è cosi, allora perché uno non è libero di pregare e ricercare la sua spiritualità dove vuole?
Forse per la meditazione è diverso: di solito per imparare è bene frequentare dei corsi, o trovare un bravo maestro, o seguire il buddhismo e via dicendo, ma son guide, non penso che qualcuno ti crederebbe un eretico se non te lo fai insegnare.
Anche io ad esempio non sono andata da nessun maestro, ma nessuno la pensa male per questo.
Ciò che voglio dire è che non sei obbligato, cioè solo se tu vuoi migliorarti.
Invece in alcune altre religioni e per fortuna non tutte, tu sei obbligato a ritrovarti nel luogo di culto a pregare, sennò sei un eretico e vieni scomunicato...ma dove siamo, ai tempi del medioevo?!
Mi ricorderò sempre proprio poco prima della cresima iniziai ad essere atea, e, per le persone come me che non andavano a messa, dicevano ci fossero punizioni terribili -piccole ma erano sufficientemente pesanti- del tipo dovrai fare questo, non potrai fare la cresima e via dicendo. OBBLIGO OBBLIGO.
Certe religioni ti inculcano in testa fin da piccolo delle cose, ma badate bene, non sono per voi, ma per il loro buon nome, per LORO. Per far vedere che siete brave persone, non essere additati come eretici e per far vedere che la loro religione è importante, e in alcuni casi, per sottomettervi -la chiesa lo fa quasi sempre...-.
Non voglio di certo dire che le religioni siano tutte cosi: io considero bene i frati, oppure i luterani e i buddhisti (per quanto poco possa conoscerli), e tanti altri. Ti lasciano liberi di fare la scelta che ognuno vuole.
La religione e la spiritualità non sono cose sbagliate, assolutamente no, ma come fa ognuno a trovare la sua strada se quasi ti ci costringono? Pensateci.
Possono proportela, ed è un conto, ma ti fanno sempre un sacco di pressioni.
Quando l'umanità evolverà spiritualmente, la gente sarà libera di pregare e di cercare la propria strada da sola.
Ecco perché ci sono molti credenti che non credono! Perché vengono spinti a farlo senza che ne abbiano la vocazione! Perché quasi tutti i santi lo diventano perché diventano religiosi dopo, e con le esperienze che passano e non con una cosa comune?
Perché ogni religione e trovare la propria spiritualità è una strada diversa per ognuno di noi, che poi può essere simile e convergere.
Ormai la preghiera è diventata una moda, dai tempi del medioevo, e ci sono solo pochi veri credenti.
Ribadisco, la spiritualità è una cosa personale, nessuno ci può obbligare a credere in ciò che vuole perché non sarebbe più coerente col concetto di spiritualità, cosi come non lo è più per quello di Dio.
Inoltre ci sono troppi riti, sempre uguali sempre ai soliti orari sempre nei soliti posti, ma ribadisco ancora, e per l'ultima volta, quella di essere Dio, Buddha, Gesù, la Madonna non è un lavoro!!!!!!! E quindi son sempre disponibili e dovunque. Sempre che uno creda alla loro esistenza.
Un saluto,
vostra Hawke
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